top of page

Gold for Growth Workshop: Empowering Communities, Creating Global

  • Immagine del redattore: Edoardo Ghirelli
    Edoardo Ghirelli
  • 27 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 4 nov

Jalingo, Taraba State (Nigeria) | Quando il Cuore si Decide, il Mondo si Organizza


Ricordo quando ci dicevano che era troppo difficile, che non ce l’avremmo fatta, che ci saremmo fatti male. E avevano ragione. Siamo crollati più volte, abbiamo perso il fiato, la pazienza e il sonno. Abbiamo serrato i denti mentre tutto sembrava andare in pezzi. Abbiamo dubitato, e poi abbiamo continuato comunque.

Eppure, oggi siamo qui. Con le mani segnate dal cammino, le voci un po’ spezzate, ma gli occhi pieni di luce. Non è stato un caso. È stato coraggio, perseveranza, fede. È stato credere che qualcosa di giusto meritasse di esistere, insieme a chi ha avuto il cuore di crederci con noi. Ce l’abbiamo fatta non perché fosse facile, ma perché era necessario.


Quando ero bambino non sognavo l’oro in sé, ma ciò che l’oro avrebbe potuto diventare per le persone. Non immaginavo ancora i luoghi, i volti, le sfide. Ma sentivo che il mio cammino sarebbe passato da lì: dal creare valore umano dove l’oro nasce. Oggi, vedere quel sogno prendere vita insieme a chi lo custodisce davvero, ripaga ogni fatica.


Credo profondamente che la somma degli interessi individuali non sia sufficiente a costruire un domani migliore. Il cambiamento richiede la capacità di guardarsi attorno, di riconoscersi parte di un tutto più grande, di sentirsi responsabili non solo per ciò che si crea, ma per ciò che si lascia agli altri. Ognuno di noi, dal punto in cui opera, può contribuire a generare valore: non solo economico, ma umano e sociale. Mentre costruiamo beni e servizi, non possiamo dimenticare che la prima ricchezza da generare è il lavoro dignitoso per tutti. Perché un’economia che esclude non è progresso: è solo profitto senza futuro.


Nulla nasce davvero se non ci incontriamo. È nell’incontro, oltre le differenze, che si accendono processi, appartenenze e trasformazioni reali. Io stesso, geologo fragile nei miei errori e nelle mie cadute, ho provato che è proprio nella pressione e nella fragilità che si aprono le porte dell’empatia. Le esperienze mi scuotono, mi scompongono e mi rimettono sulla strada. Quando il cuore si decide davvero, il mondo si organizza attorno a quella visione, perché la coerenza interiore genera movimento esteriore. Chi ha lasciato una buona impronta nella quotidianità non lo ha fatto solo con le idee, ma perché ha saputo tradurre ideali, desideri e valori in gesti concreti.


È con questo spirito che è nato “Gold for Growth”. Non come un progetto da presentare, ma come un atto collettivo e profondamente necessario. Per la prima volta, minatori locali, autorità del governo e comunità dello Stato di Taraba (Nigeria) si sono riuniti per dare vita al Gold for Growth Workshop: un passo storico verso la formalizzazione dell’estrazione aurifera artigianale e su piccola scala di Taraba. Un’iniziativa promossa dal Governo dello Stato di Taraba, in collaborazione con Legacy River International e Green Mining Italia, con una visione chiara: costruire uno sviluppo minerario responsabile che parta dalle persone, dal valore autentico dei minatori, dalle loro mani, dalla loro esperienza e dal loro sapere.


Ottenere la fiducia dei minatori nigeriani e riuscire a riunire oltre 250 minatori nello stesso luogo non è stato un semplice evento: è stato un segnale. Un gesto che ha affermato che il cambiamento è possibile, e che può nascere dal territorio. Con loro abbiamo parlato di crescita, di conoscenza, di opportunità reali. Di oro che non distrugge, ma costruisce. Di oro che diventa scuola, salute, comunità, crescita condivisa. Non ho portato verità da insegnare: ho portato disponibilità all’ascolto. Perché davanti a chi vive ogni giorno una realtà complessa e autentica, non basta la teoria. Serve presenza, sincera ammirazione e predisposizione.

E serve essere disposti a imparare almeno quanto si desidera trasmettere.


In quella sala, con 250 sguardi attenti alle nostre parole, ho sentito chiaramente che il cambiamento nasce dal dialogo, dalla scelta di sedersi insieme, guardarsi negli occhi e riconoscersi. Gold for Growth non è un progetto: è un ponte. Un ponte di fiducia reciproca, di ascolto, di possibilità condivisa. È la prova che quando c’è rispetto, anche i semi più piccoli possono generare foreste.


Sono grato per ogni stretta di mano, per ogni sorriso, per ogni silenzio pieno, perché in quei momenti ho visto una cosa semplice e immensa: crescere insieme è possibile. Sono ancora più grato perché sto imparando dagli artigiani, dalla loro umiltà e dalla loro saggezza, che l’oro non può, e non deve, brillare solo nei mercati internazionali, ma deve, prima di tutto, brillare nei villaggi, nelle famiglie e nella vita di chi lo estrae.

Se oggi più di 250 minatori hanno creduto abbastanza da sedersi e ascoltare, allora ciò che ieri era un sogno oggi potrebbe essere una piccoltà realtà.

L’oro può fare del bene.

E io continuerò, nel mio piccolo, a metterci il mio lavoro dimostrarlo.




ree
ree
ree
ree
ree

 
 
 

Commenti


bottom of page